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La Riflessologia è una tecnica di Medicina Naturale conosciuta da migliaia di anni e riportata in auge, agli inizi del ‘900, da un otorinolaringoiatra americano, William Fitzgerald, e dai suoi allievi, con il nome di Terapia Zonale. La Riflessologia si basa sulla corrispondenza tra parti del corpo anatomicamente distanti tra loro. In particolare, sulle estremità come piedi, mani, viso e orecchio, esistono aree di rappresentazione ‘cartografica’ del corpo intero, chiamate aree riflesse. Attraverso il massaggio di tali zone è possibile produrre un effetto positivo sull’organo o sulla corrispettiva funzione. Negli ultimi 15-20 anni, il rinnovato interesse per questo tipo di metodiche, ha portato alla produzione di numerosi articoli scientifici riguardanti effetti, benefici e meccanismo d’azione. Alcuni di essi sono riportati nel blog o in area riservata.
Gli effetti di un trattamento di Riflessologia interessano il riequilibrio delle funzioni fisiologiche e i benefici a livello mentale ed energetico. A livello fisico, un trattamento, o meglio un ciclo di trattamenti, facilita la disintossicazione e la depurazione, migliora la circolazione venosa e linfatica, regolarizza la digestione e il transito intestinale, regolarizza i processi metabolici, ha un effetto antinfiammatorio, può essere di aiuto nella risoluzione di piccoli disturbi. Per quanto riguarda l’aspetto mentale, favorisce il rilassamento, diminuisce lo stress, induce la produzione di neurotrasmettitori e ormoni che agiscono sul dolore e sull’umore, favorendo un generale stato di benessere.
Nel corpo, secondo le discipline olistiche, c’è una forma intrinseca di energia che, con il suo libero fluire, sostiene il mantenimento di uno stato di salute e promuove il naturale risanamento in caso di alterazione. E’ un processo dinamico, adattivo che segue le varie situazioni e condizioni della persona. I disturbi e le malattie si verificano quando questo meccanismo naturale rallenta o non è più efficiente. La Riflessologia deve parte della sua efficacia alla capacità di sciogliere i blocchi, di aumentare il livello generale di energia e di bilanciare l’armonia dei vari livelli della persona.
Tutte le tipologie si fondano sul medesimo principio, la stimolazione delle zone riflesse per produrre effetti a distanza, che può essere utilizzato secondo i criteri della Fisiologia umana oppure secondo le leggi delle Medicine Tradizionali (Cinese, Ayurvedica, Mediterranea, etc). La mia personale convinzione è che si tratti di due strade diverse che convergono sullo stesso obiettivo, il benessere della persona nella sua unità corpo-mente-spirito. La Riflessologia Occidentale interviene sull’aspetto fisico e, comprendendo la parte energetica, arriva alla totalità della persona, mentre le Riflessologie tradizionali partono dall’aspetto energetico per poi includere quello fisico.
Dopo 25 anni di attività nel campo delle Medicine Naturali, credo che la vera domanda sia “Cosa sei disposto a fare tu, per te stesso?” La Riflessologia, in quanto tecnica olistica, non può essere fine a sé stessa, è opportuno sia inquadrata in un percorso che comprende alimentazione, stile di vita, valorizzazione delle risorse e delle attitudini personali. Solo tu puoi intervenire sul tuo mal-essere per conseguire il ben-essere. La Riflessologia è solo un compagno di viaggio che aiuta, sostiene e facilita. Con una grande provocazione, dico: “Se pensi di rivolgerti alla Riflessologia come se fosse un’aspirina, prendi un’aspirina! E’ più veloce e costa meno”
Il termine Medicine Naturali comprende un’ampia e variegata quantità di pratiche sulla cura della persona, che fanno riferimento a sistemi millenari come nella Medicina Tradizionale Cinese o nella Medicina Ayurvedica, a tradizioni etniche come la Ruota della Medicina degli Indiani d’America o i Curanderos andini oppure a conoscenze tramandate e rivisitate in epoca moderna, come la Fitoterapia, la Riflessologia, la Naturopatia. Se correttamente applicate da operatori qualificati, ognuna con la sua specificità, possono essere molto efficaci nella risoluzione di malesseri, disturbi e malattie al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo anni di accurati studi, ha pubblicato il documento “The WHO Traditional Medicine Strategy: 2014-2023” con lo scopo di aiutare gli Stati membri a sfruttare il potenziale contributo della Medicine Tradizionali e Complementari, al benessere e all’assistenza sanitaria incentrata sulla persona, e promuovere l’uso sicuro ed efficace della MT&C mediante la regolamentazione dei prodotti, delle pratiche e dei professionisti. Questi traguardi saranno raggiunti attraverso l’attuazione di tre obiettivi strategici: 1) la costruzione di una conoscenza di base e la definizione di politiche nazionali; 2) il rafforzamento della sicurezza, della qualità e dell’efficacia attraverso la regolamentazione; 3) la promozione di una copertura sanitaria globale mediante l’integrazione dei servizi e dell’autocura di MT&C nei sistemi sanitari nazionali. N.B. Il documento dell’OMS è disponibile nel blog del sito.